IL CORAGGIO PIÙ GRANDE: RITIRARSI
Quest’anno la RAN 630 si è presentata con delle condizioni estremamente dure. Affrontare le bocche di Bonifacio con un vento di 35 nodi e raffiche fino a 50 non è stata una cosa semplice, considerando anche un mare impetuoso e incrociato.
Alcuni sono riusciti a passare indenni; onore alla loro capacità marinaresca (in certe condizioni non si è più regatanti, ma più che mai marinai).
Ma onore ancora maggiore a coloro che, valutate con serenità la propria esperienza, le proprie capacità e quelle della barca, considerati i danni già subiti e quelli potenziali, hanno deciso di non sfidare il mare oltre i propri limiti. Noi conosciamo l’enorme potenza che il mare può esprimere, fino a diventare un nemico terribile. La scelta di non andare avanti nella sfida, ma tenere un cauto margine di sicurezza, è quella dei grandi marinai.
Quindi un applauso a chi è riuscito a passare le Bocche e proseguire la regata oltre Porto Cervo, ma un plauso ancora maggiore all’enorme coraggio di chi ha saputo anteporre la sicurezza, propria e della barca, al desiderio di completare una regata che preparava da tempo, con grande impegno e capacità. Perché le barche erano tutte preparate alla perfezione, ma davanti a un mare in burrasca è giusto riconoscere che potrebbe vincere lui.
E allora aspettiamo questi marinai al loro rientro a Livorno, per accoglierli esattamente come avremmo fatto al completamento della regata. Anzi, con un calore e una stima ancora maggiori.
E arrivederci al prossimo anno, siamo sicuri che, ora più che mai, avranno il desiderio di completare questa affascinante Regata dell’Accademia Navale.